L’ex voto è una tradizione profondamente radicata nella cultura religiosa italiana e rappresenta un gesto di gratitudine verso il divino per una grazia ricevuta. In particolare, gli ex voto legati ai Giubilei sono simboli tangibili di devozione e riconoscenza, spesso esposti in luoghi di culto, come chiese e santuari. Durante un Giubileo, che è un anno di perdono e di misericordia proclamato dalla Chiesa cattolica, molti fedeli si recano in pellegrinaggio per chiedere intercessioni e per ringraziare per favori ricevuti.
L’ex voto può assumere diverse forme: dalle semplici tavolette di legno o metallo con iscrizioni che narrano il miracolo avvenuto, a opere d’arte più complesse, come dipinti, sculture o oggetti di valore. Questi doni, spesso realizzati con grande cura, non solo testimoniano la fede personale, ma diventano anche parte della storia collettiva della comunità. Ogni ex voto racconta una storia unica, che può riguardare la guarigione da una malattia, la protezione durante un viaggio o la risoluzione di difficoltà economiche.
Durante il Giubileo, il numero di ex voto aumenta considerevolmente, poiché i pellegrini si sentono ispirati a esprimere la loro gratitudine in modo tangibile. Le chiese, adornate da questi simboli, diventano spazi di riflessione e di testimonianza, invitando alla meditazione sulla fede e sull’importanza della gratitudine. L’ex voto, quindi, non è solo un oggetto, ma un messaggio di speranza e di fede, un richiamo alla comunità sulla potenza della preghiera e sull’importanza di riconoscere e celebrare le grazie ricevute. Questa tradizione continua a vivere, rinnovandosi di generazione in generazione, mantenendo viva la connessione tra il sacro e il quotidiano.